mercoledì 13 giugno 2012

Spunta l'ALBA a Livorno

   Si è costituito anche nella nostra città un nucleo del nuovo soggetto politico (o, per essere più esatti, del soggetto politico nuovo) ALBA. Per chi non avesse seguito la diretta in tv dell'incontro fondativo nello scorso marzo a Firenze o letto niente in merito sulla stampa, spieghiamo che l'acronimo sta per "Alleanza per il Lavoro, i Beni comuni e l'Ambiente".


   Nel lungo Manifesto stilato a Firenze (il testo completo lo trovate qui) si dice che "oggi in Italia meno del 4% degli elettori si dichiarano soddisfatti dei partiti politici come si sono configurati nel loro paese. Questo profondo disincanto non è solo italiano. In tutto il mondo della democrazia rappresentativa i partiti politici sono guardati con crescente sfiducia, disprezzo, perfino rabbia. Al cuore della nostra democrazia si è aperto un buco nero, una sfera separata, abitata da professionisti in gran parte maschi, organizzata dalle élite di partito, protetta dal linguaggio tecnico e dalla prassi burocratica degli amministratori e, in vastissima misura, impermeabile alla generalità del pubblico. È crescente l’ impressione che i nostri rappresentanti rappresentino solo se stessi, i loro interessi, i loro amici e parenti."



   Quattro sono i "nodi" fondamentali che ALBA intende affrontare, rappresentati dalla necessità di:

  1. Rompere con il modello novecentesco del partito, introducendo nuove regole e pratiche: trasparenza non segretezza, semplicità non burocrazia, potere distribuito non accentrato, servizio non carrierismo, eguaglianza di genere non enclave maschili, direzione e coordinamento collettivo e a rotazione, non di singoli individui carismatici.
  2. Rompere con l'attuale modello neo liberista europeo che vuole privatizzare a tutti i costi, che non ha alcuna cultura dell’eguaglianza, che minaccia a morte lo stato sociale, la dignità e sicurezza del lavoro, insistendo invece sulla centralità dei beni comuni, la loro inalienabilità, la loro gestione democratica e partecipata.
  3. Rompere con la visione ristretta della politica, tutta concentrata sul parlamento e i partiti, lavorando invece per un nuovo spazio pubblico allargato dove la democrazia rappresentativa e quella partecipata lavorano insieme, dove la società civile e i bisogni dei cittadini sono accolti e rispettati.
  4. Riconoscere l’importanza della sfera dei comportamenti e delle passioni, rompendo con le pratiche mai esplicitate ma sempre perseguite dal ceto politico attuale: la furbizia, la rivalità, la voglia di sopraffare, il mirare all’interesse personale. Al loro posto mettiamo l’inclusività, l’empatia, la mitezza coniugata con la fermezza.
   Per aggredire alla base e tentare di risolvere questi nodi, ALBA si propone di costruire un soggetto che determini una trasformazione complessiva, costruisca anche alleanze e mediazioni ma con l’ambizione tutt’altro che minoritaria di mettere in campo un’altra Italia. E di lavorare per un’altra Europa.


   Il neonato nucleo livornese di ALBA si riunisce tutti i martedì alle 21,15 presso l'ex cinema Aurora. Gli incontri sono aperti a tutti gli interessati (compresi i curiosi).


Nel ritratto, Paul Ginsborg, uno dei fondatori di ALBA.


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